Una delle domande che più di frequente i miei pazienti mi pongono in studio è se sia migliore il pesce fresco o surgelato!
Il pesce oltre ad essere un alimento altamente digeribile, è un’ottima fonte di proteine nobili, acidi grassi omega-3 a lunga catena, vitamine e minerali. Fresco o surgelato (purchè non siano bastoncini, croccole ecc.) la composizione nutrizionale rimane pressoché identica! I pesci surgelati infatti Mantengono le proteine nobili e i celebri grassi omega-3 a lunga catena, EPA e DHA, che promuovono la salute cardiovascolare e il corretto sviluppo celebrale. Anche vitamine e minerali rimangono invariati. Il pesce è fonte di vitamine del gruppo B e soprattutto di quelle liposolubili, come la A, la E e la D. Particolarmente ricco di quest’ultima è il pesce azzurro. Tra i minerali, spicca il contenuto di fosforo importante per il mantenimento di ossa e denti.
Molta attenzione va posta invece nei confronti del consumo di pesce crudo. Per consumarlo in modo sicuro esiste una normativa europea che obbliga i ristoratori a congelare a – 20°C per almeno 24 ore tutto il pesce che viene servito crudo o non completamente cotto; mentre per il consumo domestico sono necessarie almeno 96 ore nel congelatore a – 18°C. Questo garantisce la salubrità del consumatore, che altrimenti potrebbe subire una contaminazione da parte di alcuni microrganismi o parassiti del pesce, come l’Anisakis.
Per quanto riguarda invece la contaminazione da inquinanti ambientali, uno dei principali è il mercurio. Il consiglio è di limitare ad una porzione a settimana i pesci di grandi dimensioni, come tonno, spada e verdesca. Il pesce dunque, che sia fresco o surgelato, fa parte di una corretta ed equilibrata alimentazione. Per preservare al meglio le sue caratteristiche nutrizionali i migliori metodi di cottura sono al vapore, al cartoccio o al forno.